Quando ho prenotato il mio volo per Cracovia, avevo le idee ben chiare.
Non volevo limitarmi a vedere solo la città, sicuramente una delle più belle ed interessanti, ma una visita ad Auschwitz era obbligatoria.
In realtà, in fase di organizzazione, avevo trovato qualche articolo che parlava di come visitare Auschwitz e Birkenau, anche abbastanza bene.
Tuttavia c’erano delle informazioni che proprio non ero riuscita a carpire.
In questo articolo, quindi, parlerò della mia personale esperienza e di come ho fatto per visitare Auschwitz e Birkenau da Cracovia e di tutte le informazioni che avrei voluto avere prima di partire.
Auschwitz e Birkenau purtroppo non hanno bisogno di troppe presentazioni.
I campi di concentramento e di sterminio, furono concepiti dai tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, in una zona abbastanza lontana dai centri abitati ma comunque ben collegata a livello ferroviario.
Si tratta del più grande complesso mai realizzato dal nazismo.
Ancora oggi sentirlo nominare mette i brividi e visitarlo è un’esperienza molto forte.
I due campi distano tra loro solo 3km, per cui si possono visitare entrambi in una sola volta.
Ma come fare per visitare Auschwitz e Birkenau?
Innanzi tutto il sito è raggiungibile sia da Cracovia che da Katowice.
Bisogna poi scegliere che tipo di visita si vuole fare: è possibile prendere parte a tour organizzati o effettuare la visita individualmente.
Per quanto riguarda la prima opzione sul web ci sono molte proposte fra cui poter scegliere, acquistabili direttamente online.
Questi pacchetti includono sia la guida, anche in italiano, che il transfer da Cracovia.
I costi si aggirano intorno ai 30 euro a persona.
Per chi non si trova molto a suo agio con gli acquisti online niente paura, ci sono molti negozi o centri di informazione turistica a Cracovia che propongono opzioni simili e i prezzi sono più o meno gli stessi.
Quanto tempo porta via la visita ad Auschwitz e Birkenau?
La durata della visita guidata varia a seconda della modalità scelta. Calcolate che tra gli spostamenti e la visita vera e propria andrà via quasi tutta la giornata.
Se invece siete come me: le guide dopo un po’ vi annoiano, non volete essere vincolati a tempi eccessivamente lunghi e soprattutto cercate una soluzione low cost, vi consiglio il tour individuale.
L’ingresso ad Auschwitz e Birkenau è completamente gratuito, bisogna solo prenotare tramite il sito ufficiale, perché per ogni fascia oraria è consentito un numero massimo di visitatori.
L’unica cosa a pagamento è il bus da Cracovia, che costa 24 Złoty per la tratta di andata e ritorno (meno di 6 euro).
Il tragitto da Cracovia dura un’ora e mezza, regolatevi quindi in fase di prenotazione, considerando anche l’orario di chiusura, che varia a seconda del mese in cui decidete di visitare il sito.
Gli orari di apertura sono i seguenti:
⦁ Dicembre 7.30-14.00
⦁ Gennaio e Novembre 7.30-15.00
⦁ Febbraio 7.30-16.00
⦁ Marzo e Ottobre 7.30-17.00
⦁ Aprile, Maggio e Settembre 7.30-18.00
⦁ Giugno, Luglio e Agosto 7.30-19-00
La fermata dell’autobus, a Cracovia, è situata nel terminal bus della stazione centrale [Krakow Glowny], al primo piano, dove è presente anche una biglietteria con tutti gli orari.
Fate attenzione, perché il nome Auschwitz non compare da nessuna parte nelle destinazioni, semplicemente perché questo è il nome tedesco del paese.
La destinazione da seguire è quindi Oswiecim.
Il mio consiglio è quello di arrivare con un po’ di anticipo in stazione, in quanto i bus sono piccoli e non hanno una grande capienza.
Eventualmente è possibile arrivare ad Oswiecim anche in treno, con un tempo di percorrenza più o meno simile.
La stazione ferroviaria, però, dista più di due km dal museo, quindi a mio avviso non è la soluzione più comoda.
Dopo essere giunti finalmente sul posto e aver visitato Auschwitz è doveroso fare altrettanto con Birkenau, distante dal primo solo 3km.
Per raggiungerlo ci sono navette totalmente gratuite che fanno da spola, ogni 10 minuti circa, a partire dalle 10.30.
Diffidate quindi da eventuali tassisti abusivi che vi offrono un passaggio per pochi Złoty!
Una cosa importantissima da sapere è che gli zaini che superino le dimensioni di 20x30x10 cm non possono essere portati all’interno del museo di Auschwitz. Questo va tenuto a mente onde evitare di doverli lasciare nel deposito bagagli a pagamento.
All’ingresso ci sono dei controlli simili a quelli aeroportuali, in cui verificano, oltre a ciò che trasportate, le dimensioni delle borse.
Io, che mi ero documentata, avevo uno zainetto molto piccolo e non ho avuto problemi.
Le macchine fotografiche reflex si possono tranquillamente portare e si può fotografare quasi tutto (sempre nel rispetto del luogo: io eviterei di farmi dei selfie, per esempio) tranne alcune sezioni, in cui però è esplicitamente segnalato.
Non mi sono assolutamente pentita di non aver avuto una guida anche perché il percorso da seguire è quasi sempre segnalato dalle frecce, quindi è abbastanza intuitivo.
Inoltre ci sono molti cartelli con le descrizioni dei luoghi e degli avvenimenti sia in polacco che in inglese.
Ultimo consiglio che mi sento di darvi se andate nei mesi freddi: copritevi bene!
I campi sono in una zona di aperta campagna, quindi il freddo che si percepisce, soprattutto a Birkenau, non è minimamente paragonabile a quello della città.
Visitare Aushwitz è una cosa che tutti dovrebbero fare una volta nella vita, lo renderei obbligatorio nelle scuole, perché nessun film o libro di storia riesce ad esprimere davvero quello che si può vedere con i propri occhi.
Essere lì fisicamente è motivo di riflessione. Solo camminando in quei luoghi ci si rende conto di quanto è davvero accaduto.