Proprio un anno fa, nel bel mezzo dell’estate ho scoperto di avere tre giorni consecutivi liberi dal lavoro, una vera rarità, e per di più a ridosso di Ferragosto.
Restare a casa era fuori discussione, ma era ormai troppo tardi per prenotare un volo ad un prezzo accettabile, quindi ho optato per un viaggio in macchina.

Assurda l’idea di riversarsi su qualche spiaggia italiana, con il caos e i prezzi di Agosto.
Così ho pensato di andare controcorrente e improvvisare qualcosa di alternativo: un viaggio in Alsazia on the road.

Se sei alla ricerca di una meta particolare ma anche un po’ insolita, l’Alsazia è quello che fa per te.

E se il tuo obiettivo è limitarti a visitare le città principali e qualche paesino nei dintorni, tralasciando le zone dei castelli, non ti porterà via neanche troppo tempo, e un weekend lungo ti basterà sicuramente.

L’Alsazia, poi, è una di quelle mete conosciute, ma non troppo, il che ti permetterà di goderti un viaggio abbastanza rilassante.

Innanzi tutto iniziamo con le basi: l’Alsazia è la più piccola regione francese, situata nella parte nord orientale del paese.
Confina con la Germania ad est e la Svizzera a sud; è caratterizzata da bellissime costruzioni a graticcio che ti faranno immergere in un’atmosfera da fiaba.
Non a caso questa zona è stata di ispirazione per molti racconti.

L’Alsazia però è anche famosa per la produzione di vino, e se anche tu visiterai l’Alsazia on the road, ti ritroverai senz’altro a percorrere la strada dei vini.
Ti incanterai nello scorgere i vari paesini tra un vigneto e l’altro.

Sebbene la sua capitale sia Strasburgo, una delle mete più famose e gettonate dell’Alsazia è sicuramente Colmar, impossibile non conoscerla, anche solo per sentito dire.
Tuttavia l’intera regione è piena di paesini incantevoli, uno più bello dell’altro che meritano assolutamente una visita durante un viaggio on the road.

A breve distanza da Colmar infatti si nascondono villaggi molto piccoli ma altrettanto meravigliosi.
In questo articolo ti descriverò l’itinerario che ho scelto di seguire nel mio viaggio on the road in Alsazia e i paesini che a mio avviso sono imperdibili!

Naturalmente l’itinerario è plasmato su di me e quelli che sono i miei ritmi. Prenditi pure la libertà di modificarlo e riadattarlo ai tuoi gusti , i tuoi tempi e le tue necessità.

Il mio viaggio è iniziato da Eguisheim, un piccolissimo e tranquillissimo villaggio circondato da mura e dall’atmosfera surreale.

Il borgo di questo paesino è forse uno dei più autentici, e con una via circolare che lo percorre tutto intorno, sarà praticamente facilissimo sia orientarsi che godersi ogni minimo angolino, alcuni davvero molto molto fotogenici.
Alla fine del giro si torna praticamente al punto di partenza, pronti per un’altra meta.

Un salto veloce a Turckeim, in cui appena si varcano le mura non si può che rimanere incantati.

Turckeim è un altro minuscolo ma altrettanto grazioso villaggio, con una torre all’ingresso che non passerà inosservata: è proprio qui infatti che scopro che l’Alsazia è anche regione di cicogne e che su ogni torre c’è un nido vero.

Si riparte alla volta di Kaisersberg, il più grande dei tre paesini e anche il più affollato.

Qui l’atmosfera è magica e tutte le decorazioni presenti su ogni edificio ti faranno rimanere a bocca aperta ad ogni passo.
A Kaisersberg è anche presente un corso d’acqua super fotogenico, che sembra messo lì proprio per rendere più bella l’atmosfera.

Dopo un’intensa mattinata, finalmente è la volta di Colmar, città che desideravo di vedere da tempo e da cui mi aspettavo molto.
La prima impressione è stata di meraviglia assoluta, ma questo mi succede sempre, quando riesco a vedere dal vivo posti che ho sognato, ma visto e rivisto solo in foto.

Sono rimasta perplessa sulla Petit Venise, che di Venise non ha davvero nulla, se non un canale, tra l’altro l’unico presente in città.
Soprannomi a parte però, anche se forse i paesini circostanti sono più autentici e singolari, mi è piaciuto immergermi tra i colori delle sue vie e anche tra i suoi sapori, perché qui ho potuto finalmente assaggiare qualcosa di tipico alsaziano.

Se hai intenzione di fermarti qui per cena non dimenticare di prenotare nel ristorante che hai scelto, soprattutto in centro potresti rischiare di non trovare un tavolo.

La mattinata seguente è iniziata con una colazione a base di bretzel dolci nel graziosissimo borgo di Riquewihr, uno dei più famosi paesini della zona, che deve la sua notorietà al film “la Bella e la Bestia“, ambientato proprio qui.

Questo è il paesino in assoluto più affollato, sia per la sua fama, ma soprattutto per la sua indiscussa bellezza, tanto che per scattare qualche foto decente ci ho messo un secolo.
Ti consiglio caldamente di raggiungerlo di buon mattino, prima dell’arrivo dei bus turistici.
Per gli amanti del Natale, poi, segnalo un negozio di articoli Natalizi aperto tutto l’anno.

In effetti l’idea di entrarci e comprare qualcosa in pieno Agosto mette un po’ di ansia, ma anche un Grinch come me un giretto dentro lo ha fatto.

Un salto a Ribeauvillé, dove l’atmosfera da fiaba continua a manifestarsi ovunque e una passeggiata super rilassante a Bergheim, il meno conosciuto tra tutti, quindi con zero turisti. 

Qui il silenzio e la pace regnavano sovrani ed è stato veramente bello godersi un borgo così carino nella più totale tranquillità.

Prima di raggiungere la meta finale della giornata (Strasburgo) un ultimo paesino: Obernai.


Obernai è un altro piccolo gioiellino dell’Alsazia. Rispetto agli altri, che distano tutti una quindicina di minuti da Colmar, è il più distante.
Ma se la tua meta finale è Strasburgo, una piccola deviazione la merita.

Ed ecco che finalmente proprio poco prima del tramonto, come pianificato, si arriva a Strasburgo.

Strasburgo è la città che proprio non mi aspettavo. Non l’avevo neanche mai presa in considerazione tra le possibili mete, e invece mi è piaciuta un sacco, forse proprio perché non avevo aspettative.

Imperdibili il quartiere della Petit France, i ponti coperti che ne delimitano il confine e una gita in battello lungo il canale che circonda la città.

Purtroppo sono rimasta a Strasburgo meno di 24 ore.
Mi è dispiaciuto davvero non avere più tempo a disposizione, avrei sicuramente voluto vedere di più e godermi maggiormente la città.

Ma il viaggio di ritorno era lungo, e avevo in mente un paio di soste da fare lungo il percorso.

Appunti di Viaggio:

Con un po’ di pazienza e fortuna si riesce a parcheggiare gratuitamente in quasi tutti i paesini, Colmar inclusa. A Strasburgo in centro si paga, ma solo nei giorni feriali.

Esiste una linea ferroviaria che collega alcuni paesi tra loro, ma non ho informazioni specifiche in quanto non l’ho utilizzata, eventualmente prova a consultare il sito delle ferrovie francesi SNCF.

Da Milano a Colmar sono necessarie circa 5 ore di auto.

Per chi arriva da posti più lontani o non se la sente di farsi un intero viaggio in macchina, gli aeroporti più vicini sono Strasburgo o Basilea-Mulhouse.

Quando andare in Alsazia? DIrei tutto l’anno.
Sicuramente l’estate o la primavera sono ottime stagioni per godersi pienamente la regione e i locali all’aria aperta. In alternativa ti consiglio di visitare l’Alsazia nel periodo natalizio, sarà magico perdersi tra i suoi mercatini.

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