Fes si è rivelata così come la immaginavo, meno caotica e turistica di Marrakech, ma allo stesso tempo colorata e coinvolgente.
L’ideale sarebbe fermarsi in città per dedicarle almeno un paio di giorni. In mancanza di tempo, però, visitare Fes in un giorno è assolutamente possibile.
Ottimizzando al massimo i tempi e gli spostamenti si potrà avere un’idea chiara della città e si avrà modo di apprezzarne tutte le bellezze.
Premessa: se stai organizzando un viaggio in Marocco, cerca di alloggiare in un riad, case tipiche con giardini interni di varie dimensioni. Ce ne sono di ogni tipo e per tutte le tasche. Generalmente c’è la possibilità di fare colazione in struttura, ti riempiranno di prodotti tipici sia dolci che salati e di immancabile tè marocchino.
Eccoci, è il momento di iniziare la visita della città. Se non alloggi in pieno centro potresti aver bisogno di un mezzo di trasporto per arrivarci.
Ti consiglio di approfittarne per fare un giro su di un taxi locale. Sono mezzi di trasporto molto economici e questo aggiungerà un tocco più autentico al tuo viaggio.
In ogni città del Marocco i taxi hanno un colore differente. A Fes sono rossi.
Il nostro tour della città inizia dalla porta principale della Medina, Bab Bou Jeloud, la porta azzurra. In realtà è azzurra solo dall’esterno, perché guardandola dall’interno scoprirai che è verde: il colore dell’Islam.
È proprio qui che, dopo aver convertito i nostri euro in dirahm (ti ricordo che non è mai conveniente cambiare la valuta in aeroporto), incontriamo la nostra guida.
Una breve presentazione e ci si addentra nella Medina vera e propria.
La Medina di Fes è la più grande di tutto il nord Africa, è composta da oltre novemila stradine che si intrecciano tra di loro e perdere il senso dell’orientamento è praticamente la prassi.
La prima cosa che ci si apre davanti è il Souk, il mercato della città.
Ricorda a tratti quello di Marrakech, ma con meno caos.
La tentazione di fare subito shopping sfrenato è tanta, ma volendo visitare Fes in un giorno, meglio sfruttare la carica delle prime ore del mattino per godersi la città, ci sarà tempo per lo shopping.
Procediamo con la visita alla scuola coranica, la Madrasa Bou Inania.
Personalmente sono rimasta affascinata dai dettagli dei mosaici e degli intagli sulle pareti, chiunque abbia compiuto tale opera deve aver avuto oltre ad un’infinita pazienza, una grande abilità.
Si tratta di uno dei pochi edifici religiosi in cui possono entrare anche in non musulmani ed è possibile accedervi solo al di fuori degli orari di preghiera.
Proseguendo il cammino ci imbattiamo in fontane bellissime e moschee, nelle quali però a noi non musulmani non è concesso entrare.
Fortunatamente, però, le porte sono aperte ed è possibile sbirciare dall’esterno per gustarsi tanta bellezza e scattare qualche foto.
Ogni angolino di Fes, oltre alle bellissime porte di alcuni edifici, nasconde scorci davvero particolari.
A proposito di porte, ho scoperto che ogni portone è munito di doppio battente, ognuno emette un suono differente. In questo modo la donna che è in casa sa già in anticipo se a bussare è un uomo o una donna e si comporta di conseguenza, valutando se indossare o meno il velo.
Le donne musulmane, infatti, portano il velo al di fuori delle loro abitazioni per coprire la loro bellezza, caratterizzata dai capelli, mentre in casa possono girare liberamente.
Tuttavia credo che questa regola sia ormai parzialmente in disuso, infatti molte ragazze oggi non indossano più il velo neanche quando passeggiano per le strade.
Conoscere le usanze locali però è per me una cosa sempre molto affascinante.
Dopo aver percorso una quantità infinita di vicoli ecco arrivato il momento di visitare le famosissime concerie.
Se ti è mai capitato di inserire la parola Fès tra le ricerche di Google o di Instagram, sicuramente le avrai viste almeno una volta in foto.
Per ammirarle bisogna entrare in uno dei negozi di pelli che le circondano e farsi accompagnare sulla terrazza panoramica: tutti ne hanno una.
L’accesso è libero, ma ovviamente potrebbero richiederti un’offerta.
Lo spettacolo che si ha davanti una volta saliti sulla terrazza è veramente unico: giganti vasche piene di colori vivi e accesi, ricavati esclusivamente da elementi naturali, come il papavero o lo zafferano.
Naturalmente trattandosi di pelli animali preparati a sentire un odore pungente in tutta l’area, odore che in giornate molto calde può aumentare notevolmente.
Per questo motivo, all’ingresso della conceria ti verranno consegnate delle foglie di menta. Fanne tesoro: annusarle di tanto in tanto ti aiuterà tantissimo.
Finalmente è giunto il momento del pranzo, ci rilassiamo per un po’ in uno dei locali tipici gustando prelibatezze locali.
Pranzare o cenare nei locali in Marocco costa davvero poco. Con meno di 10 euro si mangiano un antipasto, un piatto principale e l’immancabile tè, a fine pasto, con dolcetti tipici e/o arance alla cannella.
Con la pancia piena si prosegue il tour della città, finalmente arriviamo davanti al Palazzo Reale.
Come per tutti gli altri Palazzi Reali del Marocco, è impossibile accedervi per visitarlo, ma anche solo da fuori ha il suo bel perché.
Per un caso molto fortunato lo troviamo libero da altri turisti e allora ci diamo alla pazza gioia, scattando un’infinità di foto.
I decori sui toni dell’azzurro in contrasto con le porte color oro, a mio parere le più belle di Fes, saranno una cornice unica per i tuoi scatti.
Si prosegue poi con una bellissima passeggiata nel quartiere ebraico e ci concediamo una pausa tè (in Marocco è sempre l’ora del tè) in un posto davvero super instagrammabile: Cafè de la Noria.
Alberi di arance carichi di frutti, pareti esterne color rosa pastello e tavoli all’aperto. Se poi ci aggiungi che il tè costa solo un euro, è facile immaginare come in tempo zero questo sia diventato il mio locale preferito della città.
Ormai la giornata sta giungendo al termine e prima di concederci un po’ di sano shopping al souk della Medina, dove potrai trovare qualsiasi tipo di articolo, dall’oggettistica al cibo, andiamo a sbirciare la terrazza del Cafè Clock.
Il Cafè Clock è un locale molto particolare che merita senz’altro una visita.
Nascosto all’interno della Medina è arredato in maniera davvero singolare. Salire sulla sua terrazza, poi, è un valore aggiunto.
Sarà che siamo arrivati subito dopo il tramonto e le luci erano pazzesche, ma trovarsi il Minareto ad un palmo dal naso, ha avuto un notevole fascino su di me.
La visita di Fes in un giorno è quasi terminata, non ci resta che trovare un locale per cenare e goderci un po’ di relax nel nostro Riad.
Chiaramente avendo a disposizione più tempo, è possibile riadattare questo itinerario spalmandolo su due giornate. Riuscendo così a godere di tutto questo con molta più calma.
Note:
Lo Shopping in Marocco.
Ti sembra troppo caro il prezzo iniziale? Parti dal presupposto che in Marocco c’è la cultura della contrattazione.
Dunque non si offenderanno se vorrai proporre un prezzo inferiore a quello di partenza, anzi, è una pratica usuale e sicuramente molto apprezzata.
Affidarsi ad una guida o no?
Questo è il dilemma più grande.
Generalmente non amo tour guidati in cui siano gli altri a stabilire i ritmi da seguire, ma credo che Fes sia unica nel suo genere e destreggiarsi nel groviglio di oltre novemila stradine all’interno della Medina non sia affatto facile da fare in autonomia, soprattutto se si è deciso di non acquistare una sim locale per poter utilizzare internet e le mappe.
Inoltre, trattandosi di una cultura così diversa dalla nostra, conoscere curiosità o usanze tipiche direttamente da una persona del luogo è sicuramente la scelta che personalmente preferisco perché mi fornisce un’idea completa a 360°.
Trovare la tua guida sarà facilissimo: potete affidarvi sicuramente al vostro Riad di riferimento: hanno sempre i loro contatti. In alternativa potete optare per uno dei tour guidati acquistabili direttamente in internet che molte società offrono.
Restare connessi in Marocco:
Per rimanere connessi in Marocco, cosa a mio avviso indispensabile per la consultazione di mappe nel caso in cui non si ricorra ad una guida, è possibile acquistare una sim locale direttamente in aeroporto.
Alternativa di cui ormai non faccio più a meno è quella di acquistare una esim, ovvero una sim virtuale che non si deve installare fisicamente sul telefono. Opzione molto valida per evitare di estrarre la propria sim col rischio di perderla.
L’attivazione è facile e veloce e in un attimo si è completamente connessi.
La maggior parte dei telefoni di ultima generazione è compatibile con questa tecnologia. Io mi affido sempre al brand esim.sm e sul loro sito puoi trovare anche l’elenco completo degli smartphone compatibili.
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