In questa rubrica voglio raccontarvi tutte le cose che ho imparato viaggiando in Europa. Lo so che molti di voi questi punti sembreranno delle ovvietà, ma per molti altri, che magari hanno avuto meno occasioni per muoversi oltre i confini italiani, potrebbero risultare informazioni utili.

Nella vita però non si smette mai di imparare, quindi il mio obiettivo è quello di aggiornare costantemente l’articolo, man mano che imparerò cose nuove, cercando sempre di esservi d’aiuto per le vostre avventure future.

Ecco allora tutte le cose che ho imparato viaggiando in Europa:

  • Dimentichiamo i prezzi italiani per una colazione al bar o anche solo per un caffè, tra l’altro spesso neanche troppo speciale. Nei miei viaggi ove possibile cerco sempre alloggi con la colazione inclusa. Le colazioni in hotel in genere sono a buffet, con una grande varietà di alimenti. Quando i buffet sono abbondanti, si può fare una bella colazione sostanziosa e saltare il pranzo o pranzare solo uno snack al volo, in modo da ottimizzare i tempi qualora si fosse di fretta.
  • I parcheggi nelle città sono quasi sempre a pagamento e spesso molto ma molto costosi. (In alcune città in Olanda ho visto tariffe orarie partire dai 13€). Esiste allora una fantastica opzione chiamata P+R, presente in moltissime città europee che vi consente di lasciare l’auto in un parcheggio defilato o situato ai capolinea dei mezzi di trasporto presenti in città. Il parcheggio in genere è gratuito o con tariffe molto basse e da lì si può raggiungere il centro città a bordo di tram, metropolitana o bus navetta. Vi assicuro che è una scelta assolutamente conveniente in termini economici ma anche di tempo e di stress. Pensate al tempo perso per cercare parcheggio in città che non conoscete e per di più congestionate dal traffico.
  • Nei paesi del nord Europa e soprattutto Gran Bretagna si cena davvero presto, in particolar modo la domenica. Naturalmente non mi riferisco alle grandi città dove qualcosa la si trova sempre, ma parlo dei paesini più piccoli. Vi consiglio di chiedere sempre gli orari di chiusura della cucina in anticipo. In Inghilterra ad esempio in molti paesi la domenica preparano da mangiare fino alle 18, altri chiudono ancor prima. Ci hanno negato l’ingresso in un locale nonostante avessi anche prenotato, perché la cucina chiudeva 5 minuti prima del mio arrivo e sul loro sito non era segnalato.
  • Le autostrade sono spesso gratuite ma non sempre. Quando sono a pagamento non hanno i caselli che siamo abituati a vedere in Italia. In Slovenia, Austra o Svizzera ad esempio sono a pagamento e necessitano di una Vignette, acquistabile online o negli autogrill di confine. Il Portogallo ha un dispositivo molto simile al nostro telepass che si chiama viaverde e va richiesto al momento del noleggio dell’auto. In fase di ritiro auto chiedete sempre al vostro noleggiatore se il paese che state visitando prevede pedaggi stradali e in che modo pagarli, vi eviterà inutili e fastidiose multe.
  • Pranzare o cenare in vie defilate e mai nelle piazze principali o vicino attrazioni famosissime: il rischio di beccare un ristorante turistico è altissimo. Perché non raggiungere allora una zona più defilata e fare un’esperienza più local? Spesso i ristoranti che mi hanno lasciato una migliore impressione sono proprio quelli a cui non avrei dato due lire.
  • Guidare “contromano” non è poi così difficile come sembra (e ne ho parlato anche qui). I primi chilometri sono quelli più complicati, e sembra quasi di essere in un videogame. Alla prima rotonda però, quando l’istinto di imboccarla al contrario sarà fortissimo, vi renderete conto che è ora di fare sul serio e pian piano vi sembrerà una cosa normalissima. Attenti a resettare tutto e imboccare la corsia giusta al rientro in Italia, mi raccomando!

Questo è quello che ho imparato viaggiando in Europa, ma non escludo di imparare molto altro, continuando ad esplorare nuovi posti. 

Tornate qui, di tanto in tanto, per vedere se la mia lista è stata aggiornata. Mi piacerebbe nel frattempo ricevere i vostri commenti per sapere tutte le cose che avete imparato voi, durante i vostri viaggi.

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