La Cina è uno di quei paesi che non si dimenticano. Un mondo a sé, dove le città sembrano proiettate nel futuro pur conservando le testimonianze di un importante passato millenario. Durante il mio viaggio di quindici giorni ho attraversato il paese da nord a sud, toccando alcune delle tappe più iconiche: Pechino, Xi’an, Zhangjiajie, Guilin e Shanghai. Un itinerario intenso, ma a mio avviso perfettamente bilanciato tra storia, natura e modernità.

Se stai sognando un viaggio in Cina, questo itinerario può essere un’ottima base di partenza per costruire il tuo percorso. Ti racconto come l’ho organizzato, e quanto tempo è preferibile dedicare ad ogni tappa.

Quanti giorni servono per un viaggio in Cina

La Cina è praticamente un continente: anche in un mese di viaggio si riuscirebbe a vedere che una minima parte del Paese. Quindici giorni, però, sono un buon compromesso per un primo viaggio, è un lasso di tempo ragionevole per toccare le mete principali senza correre troppo.

Scegliere quali tappe inserire e quali depennare dalla mia lunga lista è stata in tutta onestà l’impresa più difficile di questo viaggio, purtroppo però bisogna sempre fare delle scelte, e qui più che mai.

In questo itinerario ti porterò dalle capitali imperiali del nord ai paesaggi naturali del sud, fino alla metropoli più dinamica e moderna di tutta la Cina: Shanghai.

Itinerario di 15 giorni in Cina

Giorni 1–3: Pechino e la Muraglia Cinese

Ho iniziato il mio viaggio da Pechino, la capitale, dove antico e moderno convivono in un equilibrio unico. Pechino meriterebbe almeno quattro o cinque giorni pieni, tuttavia il tempo che avevo a disposizione non mi ha consentito una sosta così lunga. Si tratta però di una città in cui spesso si fa scalo per raggiungere altre destinazioni e quindi mi sono ripromessa di tornarci appena possibile.

Se anche tu hai mancanza di tempo ti consiglio di dedicare almeno due giorni alla città: la Città Proibita, Piazza Tian’anmen, il Tempio del Cielo e i caratteristici hutong (i vicoli tradizionali) sono delle tappe imperdibili.

Dopo le prime due giornate a Pechino, ho deciso di dedicare il terzo giorno ad una delle esperienze più emozionanti del viaggio: la visita alla Grande Muraglia. Pechino è la miglior base di partenza per questa esperienza e ho scelto di visitare Huanghuacheng, una sezione meno affollata e conosciuta rispetto a Badaling o Mutianyu. Il percorso si snoda tra tratti restaurati e parti selvagge, con viste spettacolari sul lago sottostante, si tratta infatti dell’unico tratto di muraglia che includa l’acqua.

Il modo migliore e più veloce per raggiungere la muraglia è sicuramente in auto, quindi ti suggerisco di arrivarci con un Didi (l’equivalente di Uber) oppure con un autista privato, a disposizione tutto il giorno, per vivere la giornata senza pensieri. Io mi sono affidata a Wild Great Wall e ho avuto un’ottima esperienza.

Giorno 4–5: Xi’an e l’Esercito di Terracotta

Da Pechino ho preso un treno veloce per Xi’an, una delle antiche capitali della Cina imperiale.
L’Esercito di Terracotta è il motivo principale per cui in tanti decidono di fare tappa qui, ma Xi’an offre molto di più: le Mura della Città, perfettamente conservate, il vivace quartiere musulmano e la Grande Pagoda dell’Oca Selvatica.
Due giorni sono sufficienti per scoprire le attrazioni principali e respirare l’atmosfera rilassata della città, ma se ne hai a disposizione qualcuno in più, di sicuro non ti annoierai.

Giorni 6–8: Zhangjiajie, tra montagne e nuvole

Zhangjiajie è una delle destinazioni naturali più straordinarie della Cina. Qui si trova il parco, ormai virale, che ha ispirato i paesaggi fluttuanti del film Avatar. Il mio consiglio è di dedicare almeno tre giorni all’intera zona, di cui un paio per esplorare con calma il Parco Nazionale di Zhangjiajie e un giorno per la spettacolare Tianmen Mountain, dove (meteo permettendo) potrai vedere la porta del paradiso.

Giorni 9–11: Guilin, le risaie di Longji e la crociera sul Fiume Li

Dopo la natura montuosa di Zhangjiajie, il viaggio prosegue verso Guilin, punto di partenza perfetto per esplorare una delle zone più iconiche della Cina del sud.

Da qui puoi imbarcarti per la crociera sul fiume Li, un’esperienza che attraversa paesaggi fiabeschi, con montagne carsiche che si riflettono sull’acqua. Vengono chiamate anche “montagne di Dragon Ball“, perché proprio questi paesaggi fanno da sfondo a molte delle avventure di Goku.
Un’altra escursione imperdibile da fare da Guilin è quella alle risaie a terrazza di Longji, che cambiano colore a seconda delle stagioni.

Giorni 12–14: Shanghai e l’escursione a Zhujiajiao

Il viaggio si conclude a Shanghai, simbolo della Cina moderna. Qui si cammina sia tra grattacieli futuristici che fra quartieri coloniali, si passeggia lungo il Bund, per il punto panoramico più bello e si ammira la città dall’alto della Shanghai Tower.

Ti consiglio di dedicare una o mezza giornata anche a una delle città sull’acqua presente nei dintorni. Io per comodità ho scelto Zhujiajiao, un antico villaggio sull’acqua a meno di un’ora dal centro. Le sue stradine, i ponti di pietra e le case affacciate sui canali offrono un tuffo nel passato e un contrasto suggestivo con la frenesia della metropoli.

Giorno 15: rientro in Italia

Dopo due settimane indimenticabili è giunto il momento di tornare a casa. Prima di lasciare la Cina però bisogna fare un’ultima esperienza, ovvero raggiungere l’aeroporto a bordo del Maglev, il treno a levitazione magnetica più veloce del mondo.

Il treno si prende dalla stazione di Longyang Road, raggiungibile in metro, e conduce in aeroporto in soli 8 minuti.

Come spostarsi tra le città

Durante il mio viaggio in Cina ho alternato treni ad alta velocità e voli interni, a seconda delle distanze. La rete ferroviaria cinese è eccellente, ma richiede un po’ di organizzazione e flessibilità per la prenotazione dei biglietti, che spesso vanno acquistati con anticipo.
Presto pubblicherò una guida dedicata proprio a questo tema, con tutti i passaggi per prenotare online e consigli su come destreggiarsi.

Assicurazione viaggio: mai partire senza

Quando si viaggia, soprattutto fuori dall’Europa, è fondamentale avere un’assicurazione di viaggio completa. La Cina è un paese sicuro, ma in caso di imprevisti (visite mediche, ritardi o bagagli smarriti) un’assicurazione può davvero fare la differenza.

Utilizzo ormai Heymondo da anni, offre coperture flessibili e una pratica app per gestire eventuali emergenze direttamente dal proprio smartphone. Se sei in partenza ti consiglio di attivarla, puoi farlo attraverso il mio link per avere subito il 10% di sconto: Assicurazione viaggio Heymondo.

Quando andare in Cina

La primavera e l’autunno sono i periodi migliori per visitare la Cina, con temperature miti e cieli tendenzialmente limpidi. L’estate in alcune località può essere davvero calda e afosa, oltre ad essere la stagione in cui è più facile trovare piogge e tifoni. L’inverno è sicuramente molto rigido in alcune parti della Cina, ma con molta probabilità è la stagione più tranquilla dal punto di vista turistico.
Evita assolutamente invece i periodi delle festività nazionali. I cinesi sono veramente tanti e fanno tanto turismo interno, quindi si muovono in massa durante questi periodi.

Le festività da evitare sono: il Capodanno Cinese (basato sul calendario lunare e quindi diverso ogni anno, ma sempre tra gennaio e febbraio), la festa del Lavoro (prima settimana di maggio) e la Golden Week (prima settimana di ottobre).

Conclusione

Un viaggio in Cina non è solo un itinerario tra luoghi e monumenti: è un’immersione in una cultura antica e in una modernità che lascia a bocca aperta, dove ogni città racconta una storia diversa e la gente ti accoglie sempre con un sorriso.

Sicuramente un solo viaggio non basta per conoscere a fondo questa terra, ma è sufficiente ad innamorarsene, e io non vedo l’ora di tornarci.

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